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Piacere, Emma!

Aggiornamento: 18 apr 2022


Ciao a tutti, sono Emma. Non è facile raccontarsi, soprattutto per una persona riservata come me, ma può essere una bella occasione di fare un viaggio nella propria memoria, quindi, partiamo.

Come immagino sia per molti bambini, i miei primi ascolti musicali sono stati dettati dai gusti dei miei genitori. Il momento perfetto per esplorare la musica erano i viaggi in macchina; e così ci accompagnavano le note di artisti come Led Zeppelin, Cat Stevens, Joni Mitchell, Francesco De Gregori.

Una sera d’estate, in un paesino della Costa azzurra, scoprii che la musica non era solo nelle cassette e nei dischi. Seduta sulla gradinata di un affascinante anfiteatro, ascoltai per la prima volta “West side story” di Leonard Bernstein e rimasi incantata. In quel momento mi resi conto che ciò che spontaneamente facevo per gioco, coinvolgendo, loro malgrado, mio fratello o i cugini di turno, travestendoci e inscenando piccoli spettacoli, era una realtà chiamata teatro.

Da lì in poi i miei ascolti spaziarono nella musica classica e nell’opera, finché presi parte all’audizione per il Coro di voci bianche del Teatro Regio, cantando a pieni polmoni “My heart will go on” di Céline Dion, nonostante avessi la spalla fratturata e il busto completamente ingessato.

Gli anni trascorsi in teatro furono una conferma del mio amore per l’opera lirica e soprattutto un’esperienza altamente formativa, non solo musicalmente, ma anche dal punto di vista umano e professionale. Far parte di una realtà tale insegna l’importanza della condivisione e della collaborazione con gli altri, di quanto l’impegno di ognuno sia essenziale per il raggiungimento di un obiettivo comune.

La disciplina appresa nel coro mi ha aiutata anche durante gli anni di studio in Conservatorio e oggi, che mi dedico anche alla formazione, mi auguro di suscitare in qualcuno la stessa curiosità che ha mosso i miei primi passi verso la Musica.


Vi saluto con due brani, di due artiste che avrei voluto poter ascoltare dal vivo, ad esempio di quello che solo la voce può trasmettere.


Jessye Norman, Mild und leise wie er lächelt, Richard Wagner


Janis Joplin, Cry Baby


di Emma Bruno

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