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Piacere, Alice!


Ciao a tutti io sono Alice e ho sempre amato la musica, fin da quando ero piccola.

Sono sempre stata una bambina molto energica, tanto da coinvolgere mio fratello e organizzare con lui “spettacoli“ quasi quotidiani per i nostri genitori. Avevo solo quattro anni quando già intrattenevo i miei nonni cantando canzoni di Edoardo Bennato o provando a reinterpretare i Beach Boys, i Dire Straits, i Pink Floyd o gli U2 con il mio inglese mezzo inventato!

Il mio ingresso nel coro delle voci bianche è avvenuto per caso, anche se oggi io lo leggo come un segno del destino. I miei genitori colsero questa mia grande passione per la musica e decisero di cercare una scuola di canto dove io potessi coltivare il mio interesse. Il caso volle che chiedessero proprio ad una cantante da poco entrata nel coro del Teatro Regio, la quale parlò molto bene della scuola del Maestro Fenoglio e della preparazione professionale che questo corso offriva. I miei genitori erano davvero scettici a proposito del fatto che la musica lirica avrebbe potuto interessarmi o appassionarmi, ma decisero di provare ugualmente a seguire quella via.

La cantante che mi aveva indirizzata lì, Eugenia Braynova, mamma del migliore amico di mio fratello, si rese disponibile ad aiutarmi nella scelta del pezzo da portare all’audizione. Andai a casa sua… lei per farmi capire di quale genere si trattasse mi cantò l’aria “O mio babbino caro” dall’opera Gianni Schicchi di Giacomo Puccini e io ne rimasi incantata. Fu la prima volta in cui io sentii cantare un pezzo lirico dal vivo, mi vennero davvero i brividi… fu amore a primo ascolto e da lì ne fui totalmente e per sempre rapita.

L’audizione andò bene e da dieci anni sono nel coro delle Voci Bianche del Teatro Regio di Torino.

Quando oggi ripenso a tutte le produzioni a cui ho partecipato e al percorso che ho fatto, provo un po’ di commozione e molta gratitudine. Sono davvero fortunata perché ho potuto vivere emozioni davvero forti e ho fatto esperienze che pochi possono fare: stare a contatto con importanti direttori, imparare da grandi cantanti, divertirmi sopra il palco davanti e dietro il sipario… partecipare a bellissime opere come Il Flauto Magico, Carmen, Tosca, Bohème, Turandot, intervenire a concerti importanti, anche con la Filarmonica di Torino, ma soprattutto sono felice di aver conosciuto persone che sono diventate per me fondamentali, veri e propri punti di riferimento, con le quali posso condividere le stesse, profondissime emozioni.


La musica mi alleggerisce il cuore, mi appaga, e mi affascina sempre più, ogni volta che la ascolto, grazie a tutte le sue sfaccettature.

Spero che ognuno riesca a trovare nella propria vita qualcosa che lo coinvolga come la musica coinvolge me e per questo voglio condividere un intervento di Puccini che è il mio preferito da quando ho interpretato la Turandot per la prima volta e che si trova all’inizio dell’opera e precede il primo intervento dei ragazzi: “Gira la cote”.

Penso che sia molto coinvolgente, con il suo alternarsi di momenti pacati e altri più appassionati fino a concludersi con il coro degli adulti che canta molto energicamente “Putinpao la luna è sorta!” incitando il boia a compiere il suo dovere e dunque uccidere il principe di Persia, l'ultimo dei tanti pretendenti della principessa che sarà giustiziato al sorger della luna. Questo intervento, insieme a “Popolo di Pekino”, apre l’opera in maniera davvero travolgente.



di Alice Gossa

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