Ciao a tutti, mi chiamo Beatrice e ho 21 anni. Credo che il modo più efficace per presentarmi a voi oggi, sia quello di ripercorrere, anche se in breve, gli eventi che mi hanno portato a sviluppare nel tempo l' interesse e la passione per il canto e il teatro.
Da che ho memoria la musica ha sempre fatto parte della mia vita. Sono cresciuta ascoltando brani di cantautori italiani come Battisti, Mia Martini e Mina, spaziando al rock dei Pinkfloyd, dei "The Beatles", e dei "The Clash", fino a giungere al mondo decisamente più classico di Beethoven e Mozart. Fin dall'asilo ho sempre partecipato ad attività musicali proposte dalle scuole che frequentavo e mi è sempre stata riconosciuta una sorta di connessione e attitudine per il canto. Da bambina ero molto timida e riservata, e non mi esponevo se non quando richiesto. L'unico momento in cui non pensavo al parere e al giudizio altrui, era durante le ore di musica alle elementari: solo lì infatti, mi sentivo apprezzata e libera di esprimere me stessa al cento per cento.
La mia vita cambia quando a 9 anni entro a far parte del Coro delle voci bianche del teatro Regio e mi avvicino così al mondo del canto corale e dell'opera. Per me fu amore a prima vista: rimasi da subito folgorata dalla bellezza di quel mondo tanto fittizio e onirico per costumi, trucchi e ambientazioni, quanto reale e tangibile, perché costituito da persone in carne ed ossa, con pensieri, sensazioni ed emozioni proprie. Questa avventura oltre ad avermi fatto acquisire competenze artistico-musicali, grazie all'esperienza diretta in palcoscenico, e avermi formata a livello professionale, ha anche apportato un'importante crescita a livello caratteriale. Ho sempre svolto il mio ruolo da corista con impegno, serietà e passione, e con il tempo ho preso sempre di più coscienza di me come individuo dotato di capacità, pregi e difetti, sconfiggendo la timidezza.
Quando canti diventi strumento di te stesso e, per una perfezionista come me, è difficile accettare la possibilità di sbagliare o di non riuscire a raggiungere un determinato obiettivo. Ciò mi ha sempre spronato alla ricerca di un modo per migliorarmi e ha aumentato la mia voglia di crescere vocalmente. Il mio non è stato un percorso facile e lineare, ma pieno di alti e bassi, e momenti bui, ma la mia passione per quest’arte è sempre stata tanta e ho sempre lottato per lei. Oggi studio canto lirico e spero si possa realizzare il sogno di quella bambina di 12 anni fa: farne un giorno la mia professione.
Come consiglio d'ascolto vi lascio la prima aria ascoltata in teatro durante le prove di scena della mia prima opera: Madama Butterfly. Una folgorazione!
di Beatrice Cozzula
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