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Una sorta di salvezza


“Musica per un amore proibito” è un libro di Hanni Münzer che ho trovato tra gli scaffali di una libreria. Il titolo è stato sufficiente per attirare la mia attenzione tra una miriade di libri. La copertina ha contribuito ulteriormente nella scelta. Ritrae una bella donna che sostiene, con entrambe le mani, un piccolo bagaglio; il suo sguardo è rivolto verso il basso, sembra triste. Lo stile e l’eleganza dell’acconciatura portano lontano nel tempo. Nello sfondo, tra le mura di una città, una luce dorata avvolge la giovane donna. Tutti questi elementi insieme hanno solleticato la mia curiosità.

Il racconto si snoda attraverso un filo che unisce quattro generazioni, tutte al femmminile: la bisnonna Elisabeth, la nonna Deborah, la madre Martha e la figlia Felicity.

Il romanzo, ambientato nel primo decennio del duemila, procede a ritroso fino agli inizi del novecento; inizia con Felicity che è pronta a lasciare Seattle e il fidanzato per seguire la sua vocazione di medico a Kabul. Un’improvvisa notizia però la ferma: la madre Martha, è sparita! L’infermiere della clinica in cui si è diretta successivamente anche Felicity riferisce che la madre è stata vista allontanarsi con una scatola sotto il braccio e che la nonna Deborah è morta stringendo tra le mani un articolo di giornale che la ritrae, in prima fila, con uno sguardo pieno d’odio nei confronti di un criminale nazista.

Felicity viene catapultata nella Germania di Hitler. Scopre che sua nonna è tedesca. Nel diario ritrovato, la nonna Deborah parla di sè e della sua infanzia nella Monaco degli anni ‘30. Cresce nell’amore per musica, tanto da diventare una talentuosa pianista. La madre Elisabeth ( bisnonna di Felicity), era una famosa cantante d’opera, mentre il padre era un medico ebreo. La vita di Deborah subisce una triste svolta nel momento in cui il padre sparisce, durante la fuga dal Reich, e la madre di Deborah, pur di preservare lei e il fratello, considerati di sangue misto, scende a patti col nemico e si sposa con un generale nazista.

Trascorrono gli anni ed Elizabeth, già cagionevole di salute, lascia presto i figli Deborah e Wolfi nelle mani del perfido patrigno, che si interessa sempre più alla figliastra fino a coinvolgerla in un’insana passione di cui Martha, a sua insaputa, è il frutto.

La musica rappresenta una sorta di salvezza per Deborah e per Elisabeth, due donne che hanno vissuto sulla propria pelle uno dei periodi più dolorosi della nostra storia, lasciando comunque viva la speranza verso il cambiamento e la felicità.


di Flavia Pedilarco

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