La vera Musica agisce in maniera diretta e non ha età. È il suono a cambiare noi stessi donandoci ogni volta un pensiero nuovo, un interesse, una curiosità. Se ciò non accade sono due le cause: o non si tratta di vera Musica oppure noi non siamo disponibili ad accoglierla. Ascoltare Musica è un’attività impegnativa che richiede molta energia, a differenza di quanto si pensa oggi, abituati come siamo a riceverla in ogni luogo, distrattamente e continuamente. Più è intensa e maggiore è la concentrazione necessaria.
Proviamo a confrontare due brani corali molto diversi fra loro, anche dal punto di vista dell’impegno di ascolto. Entrambi sono di grande fascino e di ottima qualità, ma certamente lontani per struttura, linguaggio, intensità e quindi richiesta di concentrazione:
1. Giovanni Pierluigi da Palestrina
Kyrie dalla Missa Papae Marcelli
https://www.youtube.com/watch?v=3n8XdKkrqgo
2. John Rutter What Sweeter Music https://www.youtube.com/watch?v=yckjpO1vvnE
Il primo, di Palestrina, è il risultato della più alta scuola contrappuntistica cinquecentesca italiana, con la complessità delle linee vocali che si intrecciano, scambiandosi continuamente il ruolo di protagonista, in un grande clima di uguaglianza fra gli individui.
Il secondo, di Rutter, rappresenta la scuola inglese contemporanea condotta, con grande maestria, da uno dei compositori più noti del panorama attuale. Il linguaggio è certamente vicino a quello della canzone pop, elaborata coralmente con grande eleganza.
Nonostante la spiccata differenza esistente fra i due brani, mi ha colpito profondamente l'osservazione trasversale e uniformante di una bambina, alla quale ho suggerito i medesimi ascolti: “Il brano di Palestrina mi dà una sensazione di felicità e di pace grazie all’uniformità del suono; quello di Rutter è un brano dolcissimo, che assomiglia ad un inno di pace e di fratellanza.”
In entrambi la bambina parla di “pace”, senza nessuna distinzione e senza preoccuparsi troppo né della tecnica compositiva utilizzata né dell’autore. Questo è certamente il messaggio più grande che ci dà la grande Musica, al di là delle nostre conoscenze musicali pregresse. Proviamo anche noi adulti ad essere davvero disponibili, come la bambina, ad accoglierlo, fermandoci ad Ascoltare per qualche minuto ma soprattutto trovando la giusta concentrazione per farlo Profondamente!
di Claudio Fenoglio
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